Comune Acqui Terme

Fondata dai liguri Statielli, è stata ribattezzata Aquae Statiellae dai Romani in riferimento a quelle acque termali che ancora sgorgano nel centro cittadino. Successivamente divenne sede e centro vescovile di una vasta area, tanto che l’impianto medievale è ben conservato in alcuni quartieri, come quello della Pisterna. La visita inizia dalla “Bollente”, la fonte di acqua calda (a 75°), nel 1870 fu eretta l’edicola a forma di tempietto greco, opera dell’Ing. Ceruti. Le altre fonti si trovano in Zona Bagni, sede degli stabilimenti per le cure termali.
Salendo per via Scatilazzi si trovano i resti dell’antico teatro romano, che sfruttava la pendenza della collina, e si giunge al Castello dei Paleologi (XV sec.), storica dimora dei Marchesi del Monferrato. Sede del Museo Archeologico, attorno vi è stato recentemente realizzato un giardino con un belvedere che domina Acqui e le colline circostanti. Gli altri siti archeologici che meritano una visita sono la piscina romana in corso Bagni ed i maestosi archi dell’acquedotto.
La Cattedrale dedicata all’Assunta è stata consacrata nel 1067 da San Guido, vescovo e patrono della città; la struttura romanica è oggetto di numerosi interventi nel corso dei secoli, come nella facciata, che mostra un pregevole portale marmoreo scolpito dal maestro Antonio Pilacorte (1480). All’interno merita una particolare attenzione il Trittico della Madonna del Montserrat, del 1480, del pittore spagnolo Bartolomeo Bermejo detto Rubeus.

Appena fuori dalla cittadina sorge Villa Ottolenghi, gioiello dell’arte ed architettura del Novecento, il cui giardino nel 2012 ha vinto il premio del “più bello d’Europa”.
Nelle cantine di Palazzo Robellini nelle cantine ha sede l’Enoteca Regionale, dedicata al pregiato Brachetto d’Acqui DOCG.



Adresse und Kontakte

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