Chiesa di San Gottardo

Si trova poco fuori le mura del Castello di Camino, in una posizione da cui si gode uno splendido panorama.
Non si hanno notizie certe sulle origini della chiesa, molto probabilmente avvenuta tra fine XIII e inizio XIV secolo. Nel 1650 fu costituita ufficialmente la confraternita di S. Gottardo, ancor oggi attiva ed impegnata nella valorizzazione dell'edificio.
Fino al Seicento avanzato la chiesa era a due navate di diversa ampiezza, nel Settecento, venne ridotta ad una navata e subì alcuni restauri allo scopo di rendere l'edificio più sicuro.
Nel 1911 la chiesa fu elencata tra gli edifici monumentali nazionali, con segnalazione degli affreschi tardomedievali, recentemente restaurati. All'interno si possono ammirare due bei capitelli a crochet, di notevoli dimensioni, che poggiano su semicolonne che dividono la navata in due. Sull'altare maggiore è collocata una tela di fine Ottocento raffigurante S. Gottardo in gloria, al di sopra del paese di Camino. All'altare laterale di sinistra è posta una tela seicentesca raffigurante il martirio di S. Orsola.
Sulle pareti gli affreschi sono datati tra XV e XVI secolo; S. Agata, Madonna col Bambino su trono sormontato da angeli musicanti coi Ss. Sebastiano e Rocco (che ricorda la Madonna di Crea, da sempre venerata nella zona). Nel coro si possono trovare le opere più antiche, una Madonna
del latte, S. Radegonda, una santa e un frammento di vescovo benedicente.
Eugenio e Marisa Piazza nel 2002 hanno donato un altare, il cui sostegno, costituito da un blocco di marna calcarea di Verrua Savoia, è stato scolpito da Giovanni Albertone con una scena del lavoro nelle cave.