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Un viaggio nel gusto e con gusto, alla ricerca dei prodotti locali e dei saperi antichi che tenacemente ancora vivono nel nostro territorio e che danno vita a una cucina ricca e genuina, capace di regalare sensazioni uniche e inconfondibili.

Nelle nostre terre potrete gustare, con l’aiuto dei produttori e dei ristoratori,  gente vera che quotidianamente si dedica, con fatica e pazienza, a conservare i nostri grandi tesori gastronomici, il nostro straordinario patrimonio.
I tesori della terra, dal  pregiato tartufo, ai profumatissimi funghi, alla frutta e verdura di rara qualità e bontà. La grande varietà e qualità di formaggi e salumi, e infine per i golosi una gamma infinita di dolci di accurata produzione artigianale.

A coronare questo trionfo di sapori la ricca tradizione di piatti tipici, che i nostri ristoratori sanno magistralmente interpretare. I più curiosi potranno imparare a realizzare le ricette tradizionali, con l’aiuto dei ristoratori che organizzano lezioni di cucina.

Conosci , Gusta e Prepara
Per scoprire le ricette della nostra tradizione e i ristoranti in cui imparare a cucinarle!

Dei tesori della campagna. In viaggio nel Monferrato e nella provincia di Alessandria
Per conoscere tutti i prodotti , le produzioni e i piatti tipici e i luoghi dove acquistarli e gustarli!

I TESORI DELLA TERRA

Frutta, verdura & Co.

La morfologia differenziata del territorio della provincia di Alessandria dà esito a una particolare ricchezza e varietà di prodotti tipici.
I terreni di pianura, collina e montagna sono da sempre amati e coltivati con cura, all’insegna di una produzione di qualità che è fiore all’occhiello della zona e dà il meglio di sé nella produzione di qualità di verdura, frutta.

La produzione di frutta e verdura si è mantenuta immutata la qualità di varietà locali gustose e ricercate quali la fragola alessandrina, del sobborgo di Casalbagliano, quella di Castelletto d’Erro, la preziosa fragolina di Tortona, la pregiata e saporita pesca di Volpedo, l’albicocca di Volpedo, la ciliegia “precoce”di Rivarone, la ciliegia “bella di Garbagna” e le mele della Val Curone, la castagna, la Mela Carla e la fagiolana della Val Borbera.

E ancora la rapa rossa e la scorzonera (radice amara bianco-giallognola) di Casalcermelli, il sedano di Alluvioni Cambiò, la zucca di Castellazzo Bormida, le patate di Castelnuovo Scrivia, i meloni di Isola Sant’Antonio, l’aglio di Molino dei Torti, le zucchine di Rivalta Bormida. Tutti questi prodotti di nicchia danno vita ad abbinamenti enogastronomici unici.

LA CUCINA

I piatti della tradizione

Dagli agnolotti o ravioli, che si differenziano per piccoli segreti in ogni angolo del territorio da quelli di stufato, a quelli di arrosti a quelli di Gavi. Tipici di Alessandria i gnocchetti di verdure e formaggio, bolliti dopo esser stati fatti "rabatare" (rotolare) nella farina, da cui il nome di rabatòn, per arrivare ai corsetti di Novi. Da quelli ricchi di storia, come il pollo alla Marengo, la cui ricetta risale all'epoca napoleonica, ai bolliti misti conditi con le tre salse tradizionali (bagnetto verde, rosso e salsa bianca) e la "bagna cauda" che nel suo ingrediente principale, l'acciuga, segna il legame con la via del sale. E poi piatti a base di funghi e selvaggina, quelli a base di pesci conservati sotto sale, come lo stoccafisso all'acquese e le acciughe con il bagnetto verde o rosso. L'influsso ligure ha prodotto in alcune zone una passione per le focacce (inimitabile la morbidezza della focaccia di Novi, prodotto IGP) che si affianca alla ricca produzione di pane e grissini delle rinomate panetterie. Da gustare Montebore Le cuoche amano poi ricorrere alle erbe per rendere unici i propri piatti,
arricchiti da odori e sapori nella cui produzione eccellono l'Alta Valle Orba, Erro e Bormida di Spigno, che rivaleggia con la Provenza per erbe officinali
e aromatiche coltivate sui versanti meno adatti all'agricoltura con tecniche biologiche e biodinamiche.
Nella zona di pianura troviamo le influenze della cucina Longobarda con l'abitudine di servire risotti, verdure in carpione e piatti a base di rane.
 

I PRODOTTI TIPICI

Formaggi, salumi, dolci

Pregevoli al palato e indimenticabili sono i formaggi. La produzione delle zone collinari acquesi fa concorrenza alle robiole caprine di Roccaverano, la cui zona di produzione sconfina in territorio alessandrino, e lungo tutto l’arco appenninico piemontese si producono da secoli le inconfondibili formaggette, o robiole, il cui gusto è prodotto inconfondibile dovuti all’unione di pascoli stesi al sole, latte caprino e stagionatura tradizionale, vanto della Comunità montana Suol d’Aleramo - Comuni delle Valli Orba, Erro e Bormida.
Prodotto unico è il Montebore, antichissimo formaggio dalla forma di piccola torta nuziale, disegnata, dicono, da Leonardo, a componente vaccina al 70 % e ovina al 30%, la cui produzione a rischio di scomparsa è ricominciata da pochi anni, e rappresenta vanto (oltre che presidio enogastronomico) delle Val Curone e Borbera.

Fra i salumi non ha bisogno di presentazione il filetto baciato di Ponzone prodotto unico del suo genere in Italia, ottenuto avvolgendo il cuore del filetto suino, aromatizzato adeguatamente, con una pasta di salame pure suino. Apprezzatissimi il prosciutto cotto di Tortona (privo di polisfofati e di glutine), la testa in cassetta  di Gavi la pancetta, la coppa e la testa in cassetta tipici della Val Borbera (privi di conservanti chimici) e la muletta monferrina (prodotta nel casalese e stagionata per 3 mesi), i salami della Val Curone
Caratteristici due piccoli formati: il cacciatore monferrino, del peso massimo di 4 etti, da consumare giovane entro i tre mesi, una porzione creata apposta per non far perdere tempo ai cacciatori, e il salamino di vacca tipico di Mandrogne, carne bovina mista a lardo suino trito, ottimo sia bollito che alla griglia:

I dolci dell’alessandrino sono prodotti in varietà e qualità tali  da fare la felicità dei golosi, che possono ad ogni passo scoprire prodotti indimenticabili. Ogni cittadina ha il proprio tesoro particolare, dalla ricetta mantenuta rigorosamente segreta e passata invariata attraverso i maestri pasticcieri. In particolare Alessandria ha varato la De.Co. come “piccola pasticceria di Alessandria”, cioè i prodotti della pasticceria sono stati codificati come denominazioni comunali con un patrimonio composto da: pasticceria fresca mignon (cannoncini e bigné), le torte tradizionali, come la Tartufata, i prodotti a marchio di storici artigiani, come la Polenta di Marengo, i Baci di Gallina, i Mandrugnin, i Meardini al Rhum, gli Amaretti Marelli, la pasticceria salata, i gelati di alta qualità, prodotti solo con frutta fresca.
Le vetrine delle pasticcerie traboccano di baci di dama, i più famosi quelli di Tortona e di Novi, di creme di cioccolato, come la famosa Giacometta dal nome della compagna della maschera Gianduia, di canestrelli, ciambelle mignon di pasta frolla ricoperte di zucchero, di Novi e di Gavi.

Quasi ogni città produce un proprio tipo di amaretti, da Acqui a Ovada a Gavi, morbidissimi, mentre il Novese è rinomato per la lavorazione del cioccolato. A Casale Monferrato da più di un secolo si cuociono i krumiri, pastefrolle prodotte secondo una ricetta custodita gelosamente, piegate a forma di “v” ed esportate in tutto il mondo nelle inconfondibili scatole di latta.   

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