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DA VEGNI A MANGIOCALDA: ARCHITETTURE RURALI SULLE TRACCE DI UN ANTICO OCEANO - VAL BORBERA

01/02/2024 - 30/11/2024
Carrega Ligure
Bike&Train


Descrizione attività

Itinerario trekking da abbinare ad uno degli itinerari bike&train alla scoperta della Val Borbera oppure come esperienza tra memoria, storia e natura

Escursione tipo E dislivello +540m lunghezza 12km – con Guida Ambientale Escursionistica

Note

Nella cornice del Parco Naturale Alta Val Borbera, in prossimità delle pendici nord del Monte Antola, tra la valle dei Campassi e di Carrega, affiorano i ruderi di piccole frazioni abbandonate: Chiapparo e Casoni dei Rissotti. Esse non furono mai raggiunte dalla strada carrozzabile ma collegate a Vegni, Magioncalda e all'Antola solo attraverso una rete di antiche mulattiere e sentieri che percorreremo attraversando castagneti che ospitano esemplari plurisecolari e monumentali da tutelare. Nel corso dell’escursione saranno illustrate le possibilità di recupero e valorizzazione delle architetture rurali che nei casoni e nelle frazioni abbandonate hanno conservato le loro caratteristiche originarie e che rappresentano una risorsa culturale rara e preziosa da salvaguardare.
L’ampia strada sterrata che conduce a Magioncalda, passando per il paese abbandonato di Chiapparo e i Casoni dei Rissotti (o Risciotti), parte dalla strada asfaltata diretta a Vegni, frazione montana posta al limite tra i versanti ligure e piemontese. Il percorso, allineato in direzione NNW-SSE, segue a metà costa il versante boscato che dal Monte Carmetto conduce al Monte delle Tre Croci, passando per il Monte Propiano. Questa dorsale separa la valle del rio Carreghino da quelle del rio Campassi e del torrente Agnellasca, in un contesto naturale dall’alto valore ecologico e paesaggistico. Dall’imbocco del sentiero, aggirato il versante del Monte Carmetto, si prosegue lungo un’ampia mulattiera dalla quale è possibile osservare le frazioni montane di Cartasegna, Connio, Carrega Ligure e Fontanachiusa (popolate ormai solo in estate), prima di giungere a Chiapparo. Si conosce poco la storia di questo minuscolo paese fantasma immerso in un bosco di castagni secolari. Si suppone che il suo spopolamento, avvenuto a partire dal secondo dopoguerra, sia dovuto alla mancanza di risorse e alla ricerca da parte degli abitanti di nuove possibilità di lavoro. Le case in pietra sono ormai fatiscenti e diroccate; ciononostante è possibile ancora ammirare le sapienti tecniche costruttive di muri e archi in pietra edificati alcuni secoli fa. All’ingresso del paese è possibile osservare un vecchio pozzo in pietra, di fianco al quale si trova una vasca per la raccolta dell'acqua ormai ricoperta quasi per intero di muschio e, poco più avanti, un altro pozzo. La prima casa che si incontra nella piazzetta del borgo, l’unica restaurata con il tetto risanato, sembra un rifugio dotato di tavoli in legno e panche. Poco oltre, un affresco dei Santi Pietro e Rocco, disegnato sull'angolo destro di una abitazione diroccata, sopra a un balconcino in legno ormai pericolante, potrebbe indicare che il paese fosse un luogo di passaggio per i viandanti che qui si fermavano a pregare. Il sentiero costeggia questa frazione fino a un antico lavatoio, sul quale è stata posizionata una statua della Madonna con il bambino. per poi risalire il versante fino ai ruderi dei Casoni dei Rissotti. I Casoni sono tre fabbricati in pietra posti alla quota di 997 m s.l.m.. Quello più grande era sicuramente destinato ad abitazione principale, con la stalla al piano terra, l’alloggio al piano primo, accessibile da una scaletta laterale parzialmente crollata, e un sottotetto, probabilmente destinato a fienile o essiccatoio, visto il suo accesso dal lato a monte. Gli altri due edifici erano probabilmente degli essiccatoi, considerato che tutto il versante è caratterizzato da un fitto bosco con imponenti alberi di castagno. Proseguendo lungo l’ampio sentiero si giunge infine a Magioncalda, dopo aver superato diversi rii ad elevata pendenza e configurazione a cascata che mettono a nudo i banconi in roccia dei Calcari del Monte Antola. Magioncalda, abitata per lunghi periodi dell’anno nei fine settimana, vanta le sue vetuste glorie monastiche, nonché la sua ricchezza agricola ed economica, quale grangia cistercense documentata già nel XII secolo. Alla visita del paese seguirà la visita del mulino ad acqua recentemente restaurato e rifunzionalizzato dal Comune di Carrega Ligure, nell’ambito delle attività dell’Ecomuseo dei Sette Ricordi.

Date

dal 01/02/2024 al 30/11/2024

Tariffe / supplementi

Tariffe a persona a partire da:

€ 190,00 (gruppo di 2 pax)
€ 115,00 (gruppo di 4 pax)
€ 90,00 (gruppo di 6 pax)

La quota include:

Percorso trekking con Guida Ambientale Escursionistica - assicurazione
Raccomandato abbigliamento sportivo e scarponcini da trekking

La quota non include:

Trasferimenti e tutto quanto non espressamente indicato in “la quota include”.

Eventuali supplementi:

Possibilità di lunch box “Borbera gourmet” con i prodotti del territorio euro 20,00 a persona

Informazioni