Comune Sezzadio

L'origine del nome "Sezzadio" è dibattuta: si può attribuire il nome "Sexadium" ad un centro abitato distante sei stadi dalla Via Aemilia Scauri, che collegava Piacenza a Ventimiglia. Probabilmente, Sezzadio ebbe origine nel secondo o nel primo secolo a.C., in quanto il territorio sezzadiese si confaceva allo sfruttamento agricolo da parte dei Romani ed era una "stazione di posta" per i viaggiatori romani.
Tra le notizie più significative della storia del paese, si ricorda che qui, intorno al 934, nacque Aleramo, capostipite dei Marchesi del Monferrato.
Sezzadio risultava Comune già all'inizio del XIII secolo, ebbe però un'impronta spiccatamente feudale e la popolazione dovette spesso subire invasioni e devastazioni a causa dei rapporti tra i diversi signori feudali della zona.
La visita di Sezzadio parte dal suo monumento più antico, l'Abbazia di Santa Giustina, fondata dal re Liutprando verso l'anno 722, epoca di cui si conserva la cripta. L'Abbazia fu poi ristrutturata ed affidata ai benedettini all'inizio dell'XI secolo, che hanno dato l'impronta di semplice maestosità dell'esterno, a cui corrisponde la ricchezza decorativa degli interni, in particolare degli affreschi di scuola lombarda dei secoli XIV e XV, vero tesoro della chiesa.
A Sezzadio si trova inoltre un altro importante monumento medievale, la piccola chiesa di Santo Stefano, nota anche come Santa Maria di Banno, che risale al XII secolo.
La Parrocchiale dell'Immacolata è invece di fine Ottocento, le sue forme maestose si stagliano nel profilo del paese: la ricca cupola ed il campanile sono visibili già a grande distanza nella pianura circostante.

Il Comune ha da poco realizzato un interessante progetto di accoglienza diffusa: su alcuni punti significativi del territorio sono state inserite delle tabelle con un QR code che inquadrato con il cellulare permette di attivare una audioguida in italiano o inglese che racconta la storia e le caratteristiche del luogo/monumento.